A
partire dal 15 giugno 2004
le scansioni radar sono state raccolte
in un archivio,
al fine di poter essere consultate anche
a distanza di tempo.
E' sufficiente selezionare la data
e l'ora del giorno
e cliccare sul pulsante "VISUALIZZA". E'
possibile caricare il singolo
frame dell'istante richiesto oppure
visualizzare l'animazione completa
dei frames successivi, a scatti di
5 minuti.
La durata dell'animazione è a scelta
tra un minimo di 15 minuti ad un
massimo di 120 minuti.
NOTA:
a causa delle limitazioni di spazio
disponibile sul server, resteranno
disponibili ONLINE solo le scansioni
radar degli
ultimi 12 mesi circa.
Chi avesse bisogno (per valida necessità)
di consultare le scansioni dei giorni
precedenti (comunque non prima del
15/06/2004) può contattarci
via e-mail.
Descrizione
dell'immagine
Nord Piemonte e Lombardia
Il Radar Meteorologico non è altro che un dispositivo radar ottimizzato
per essere sensibile alle particelle d'acqua presenti nell'atmosfera (pioggia,
neve, grandine). Misurando il tempo trascorso tra l'emissione e la ricezione
del segnale, si può risalire alla distanza della particella individuata;
l'intensità dell'eco permette di stimare la grandezza delle particelle
e il loro numero. Dopo un'opportuna calibrazione è possibile quindi localizzare
le precipitazioni in corso, nonché valutarne l'intensità, espressa
in millimetri/ora tramite una scala di colori. Esempio: una precipitazione della
durata di 30 minuti, con intensità media di 10 mm/h, sarà responsabile
di un apporto pluviometrico totale pari a 5 mm. Ciò significa che avranno
raggiunto il suolo 5 litri d'acqua per ogni metro quadrato di superficie.
Bisogna
precisare che, in alcuni casi, il valore riportato dal radar
può risultare inferiore all'effettiva intensità della precipitazione
rilevata al suolo. Ciò può accadere ad esempio nel caso
in cui le precipitazioni in corso siano originate da nubi medio-basse, difficilmente
rilevabili perché sotto il livello dell'orizzonte limite osservabile
dal radar, oppure nel caso si tratti di una regione parzialmente o totalmente
"oscurata" dalle catene montuose circostanti. Può capitare
inoltre che il radar rilevi una precipitazione presente in quota, che non riesce
però a raggiungere il suolo in quanto evapora a causa della bassa umidità
relativa presente nei bassi strati. L'animazione delle successive scansioni
radar in sequenza permette di prevedere l'arrivo o la fine delle precipitazioni
con una buona precisione a breve termine, nonché consente di identificare
eventuali cellule temporalesche e di monitorarne lo sviluppo e lo spostamento.
In alto a destra compare la data
e l'ora (locale) di ogni scansione.